"Fillacciani" a giugno, e poi "settembrini": in Abruzzo i fichi maturano e si colgono in due tempi, segnando l'inizio e la fine dell'estate. Semplici spalmati sul pane o arricchiti con una fetta di prosiutto, hanno segnato le mie estati migliori a casa dei nonni, dove un albero gigante di fichi neri ci faceva stare tutti belli all'ombra, regalandoci frutti zuccherini per colazioni e merende indimenticabili. Il mosto cotto, altro elemento caratteristico del territorio abruzzese e usato principalmente per arricchire ripieni e impasti per preparazioni dolci, rende la composta di fichi densa e sciropposa senza aggiunta di zucchero e perfetta per esaltare il sapore dolce e salino delle capesante.
Ingredienti per 4 persone
12 noci di capesante
4 fichi verdi
100 ml di mosto di vino cotto (o marsala o vino liquoroso)
100 g di formaggio caprino fresco
Germogli per guarnire
Procedimento
Sbuccia due dei quattro fichi e mettili in un pentolino con il mosto cotto.
Cuoci a fuoco basso per qualche minuto fino a ottenere una composto denso e sciropposo. Tieni da parte al caldo.
In un padellino, fai dorare in poco olio caldo le capesante, fino a quando saranno ben colorite all'esterno ma ancora morbide.
Sala e tieni da parte.
Sistema nei piatti da portata le noci di capesante, i due fichi rimasti a spicchi, un poco di composta e il formaggio caprino a fiocchetti. Completa con qualche germoglio e servi subito.
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